Il declino cognitivo lieve è una riduzione di efficienza mentale che può interessare la memoria, l’attenzione, il linguaggio o altre capacità cognitive.
Uno studio condotto in Italia per rilevare la diffusione del declino cognitivo lieve nella popolazione oltre i 60 anni di età riporta: dai 60 ai 65 anni il 2,4%; fra i 65 ed i 69 anni il 4,8%; dai 70 ai 76 anni l’8,4% delle persone.
Spesso si verifica come conseguenza di una condizione medica, per esempio ipotiroidismo o anemia, diabete, ipercolesterolemia o ipertensione, può essere un effetto collaterale di trattamenti farmacologici, o determinato da una carenza vitaminica importante.
Potrebbe anche rappresentare l’ evoluzione di altre condizioni come l’ischemia, il trauma cranico, un disturbo metabolico.
Molte ancora sono le cause d’origine potenzialmente coinvolte, come la depressione o una condizione di stress prolungato, come il burn out (cedimento psico-fisico, esaurimento delle risorse di una persona che quotidianamente si confronta con le difficoltà di accudire o aiutare altri) , o altre condizioni somatiche come la malattia cardiovascolare.
Molte di queste condizioni potrebbero a loro volta costituire dei fattori di rischio per lo sviluppo della demenza, quindi sarebbe consigliato il controllo periodico sia del disturbo principale sia dei disturbi cognitivi. Questo al fine della prevenzione e della diagnosi precoce, fondamentale per ottenere effetti più cospicui dal trattamento.
Da molti anni la ricerca è impegnata nella definizione e caratterizzazione di questo disturbo, che è stato via via denominato in diversi modi al passo con le emergenti evidenze cliniche:
- negli anni ’60-’70 si parlava di “Dimenticanza Senile Benigna”;
- negli anni ’80 il National Institute of Mental Health parlava di “Declino di Memoria Associato all’Età”;
- la World Health Organization nel 1994 indicava il termine “Declino Cognitivo Associato all’Età”;
- nel 1997 il Canadian Study of Health and Aging raccomandava “Declino Cognitivo Non Demenza”;
- nel 2001 l’American Academy of Neurology ha suggerito “Declino Cognitivo Lieve”.