Con la gravidanza si osserva un aumento notevole sia dell’estrogeno che del progesterone. Quest’ultimo, secondo alcuni studiosi, potrebbe determinare, insieme ad altri fattori, la diversa attività delle funzioni cognitive.
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Alcune donne, durante i 9 mesi, riferiscono di avere vuoti di memoria e difficoltà di concentrazione.
Le ricerche compiute in ambienti controllati non hanno confermano tali esperienze, mentre altre hanno riscontrato dei peggioramenti nella memoria episodica verbale, deputata proprio alla rievocazione di parole.
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Altri studi che hanno usato tecniche di neuroimmagine evidenziano una diversa attivazione delle aree cerebrali richieste durante la fase del ricordo, a seconda del trimestre della gravidanza.
Durante la gravidanza e nel periodo successivo il corpo della donna e la sua vita attraversano svariati cambiamenti che possono incidere in modi diversi sulla cognitività. Di riflesso molti altri aspetti entrano in gioco, legati alla percezione di sé e delle situazioni. Per promuovere, quindi, il benessere è bene curare i vari aspetti personali e relazionali.
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